III Edizione Gran Festa del Pane di Altomonte - Cosenza
dal 30 aprile al 3 maggio 2009

Il Pane della Pace in Calabria
Bread for Peace - Donne israeliane, arabe, druse e cristiane insieme preparano i loro speciali
Pani della Pace con i Ragazzi del Arcobaleno che presentano «Beresheet»


IL PANE DELLA PACE
. . . LA GRAN FESTA DEL PANE VISTA DA ANGELICA. . .
a Altomonte ~ Primavera 2009

E il pane improvvisamente e' divenuto simbolo. . .

Ed eccomi finalmente a raccontare le emozioni...dopo il lungo viaggio in Italia iniziato ad Altomonte e coronato a Torino, dopo il Concerto di Riconciliazione in onore del Papa Benedetto XI a Beit Shean in Israele. Dopo il nostro ritorno alla vita di tutti giorni.

Un'esperienza intensa, ancora viva nel ricordo dei ragazzi e di noi adulti che li accompagnavamo: ricordi vivi, sulla pelle, nell'animo: i profumi, la pioggia, gli occhi umidi dalla commozione, gli abbracci, i volti accaldati dopo le danze nel borgo, sorridenti mentre si distribuiva il pane, la pitta, la challa'........

Sono stati momenti di grande gioia, di crescita per i nostri ragazzi che hanno vissuto in seno a culture diverse da quelle, pur varie, a cui sono abituati, ascoltando con attenzione e affetto lingue diverse, suoni, musiche, modi di amare e di guardare diversi. E tutto questo ben di D-o lo hanno portato con se': a casa, nelle loro scuole, nei loro villaggi di confine. Si sono riempiti di amore, di energie, di speranza, di futuro positivo. E tutto questo ben di D-o lo stanno gia' diffondendo tutt'intorno, stanno raccontando in giro che la vita puo essere splendida perche' ci sono amici che sanno accogliere, aiutare, abbracciare e capire. Perche' si sono resi conto di aver ricevuto tutto cio' che avevano chiesto per poter creare la cosa piu' semplice del mondo: il pane. In quei pochi giorni di sogno trascorsi ad Altomonte hanno capito che per essere felici basta molto meno di cio' che propone la pubblicita', che propinano i media, che impone la societa': per essere felici basta un forno a legna in un minuscolo Borgo medievale e una torre con una vista affascinante fino al mare e osservare gli spazi sconfinati di una Valle tutta verde su ulivi, filari di viti e alberi di pesco. Per essere felici basta creare qualcosa di buono ed offrirlo con gioia, con umilta', con attenzione, con la volonta' profonda di volere rendere felice l'altro. Tutto il resto solo l'involucro di questa perla preziosa che e' la creazione.

E tutto questo lo abbiamo vissuto mentre condividevamo il pane, mentre danzavamo sul palco dell'Anfiteatro ancora umido di pioggia di primavera, mentre benedivamo le candele dello Shabbath, insieme, Ebrei Cristiani e Musulmani nella sala scintillante di casa Barbieri...perche una casa era quella...una dimora di famiglia.

Un giornalista italiano che ci ha seguito fino in Galilea scrive:
...Mi ha molto colpito questa vita che conducete, tranquilla e drammatica allo stesso tempo. Davvero vivete nel paradosso, ben simbolizzato dalla sede del gruppo teatrale -mirabile esperienza di amicizia e dialogo fra diversi- collocata in un bunker! Ma non si tratta di paradossi filosofici, o di pose stravaganti. Bensì di un mistero con cui la Storia investe le vostre esistenze dei singoli. Forse un mistero con radici nel Divino...

E Mistero e' quel che ci ha fatti incontrare a noi, gente di Galilea, con affascinanti personaggi dei monti di Machu Pichu, con panificatori da generazioni, con la Calabria, con ricercatori, agricoltori, studiosi di culture e antiche ricette, con sapori e saperi ma soprattutto con anime belle, volti che rendono piu bello il mondo e l'umanita'.

Con affetto
Angelica, Yehuda, i Ragazzi dell'Arcobaleno Beresheet LaShalom e le Signore del Pane d'Israele
Giovedì, 21 maggio 2009
 


I bambini conoscono il Pane della Pace a Cosenza Villa Vecchia

Bread for Peace al Gran Festa del Pane di Altomonte [Cosenza] 2009

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Altomonte: con la Gran Festa del Pane una vetrina per il pane del mondo
Venerdì 15 Maggio 2009 | Pasquale Crapella

Un caleidoscopio di eventi, colori, profumi, sapori e tanto tanto pane: questo è stato il teatro degli eventi, voluti dall’assessore al Turismo Vincenzo Barbieri, che si sono succeduti nei quattro giorni di celebrazione del “Principe della tavola”. Senza dubbio il tema, “Il Pane della Pace”, della III Edizione della “Gran Festa del Pane” ad Altomonte (CS), ha dominato la scena, con presenze e testimonianze di tutto rispetto.

Davvero significativa è stata la partecipazione di israeliani, arabi, cristiani, musulmani ed ebrei, che hanno non solo portato il pane delle varie etnie, ma insieme, e non solo simbolicamente, lo hanno impastato e cotto, nei forni a legna tradizionali, offrendolo ai numerosissimi visitatori entusiasti; inoltre si sono anche fatti portavoce di un importante progetto, nato in Medio Oriente, chiamato "Bread for Peace".

La "Fondazione Beresheet la Shalom", con il loro spettacolo (che ha accolto, tra l’altro, il Santo Padre nella Sua visita a Gerusalemme) hanno animato il borgo, durante le giornate, con canti danze ed animazioni, ma soprattutto hanno commosso il pubblico dell’anfiteatro durante la loro rappresentazione, lanciando, con questo mezzo, il pacifico messaggio di Speranza e di Pace, di Fratellanza ed Unione tra i popoli.

Anche dal lontano Perù, una rappresentanza, con a capo Mario Yañez Samanez, l’Alcalde (sindaco) di Oropesa, capitale del Pane Peruviano, ci ha raggiunto con in dono il pane andino, (il 90% degli abitanti di quel territorio produce pane e lo esporta anche all’estero) con l’intento di stringere un patto di amicizia che suggellerà nel prossimo autunno un gemellaggio da celebrare alle falde di Machu Picchu, celebre città perduta degli Incas.

Nel Palazzo Battaglia, il museo del Pane, curato dal dr Walter Cricrì, ha stupito i visitatori con i tre piani allestiti per l’occasione. A ricevere gli ospiti, un book shoop allestito, tra l’altro, con i posters “Pani della Pace”, “Pani di Calabria” ed “I Bambini colorano il Pane”, riprodotti anche in formato cartolina, i libri “Chioccolino si fa Pane” e “Briciole di Pane” di Cricrì.

Al piano terra le immagini dell’artista (fotografa), di fama mondiale, Varda Polak–Sahm, hanno accolto i visitatori con immagini davvero suggestive; in una mostra fotografica dal titolo "Di solo pane", con oltre venti bellissime fotografie commentate da descrizioni che raccontano le diverse tecniche utilizzate per la manifattura del pane, dalla injara etiope alla chala europea. Le foto artistiche conferiscono a questo semplice cibo “folkloristico” un nuovo valore simbolico e profonde connotazioni religiose.

Negli stessi ambienti, nelle giornate del 2 e 3, è stato effettuato l’annullo filatelico delle cartoline e dei posters realizzati per l’occasione. Nel piano superiore del Museo del Pane, una raccolta di reperti bibliografici di fine '800/primi ‘900, ha offerto ai visitatori uno scorcio sulle varie testimonianze di ricerca scientifica applicata alla panificazione; ricerche e ricette anche bizzarre che hanno davvero incuriosito i visitatori.

In un’altra sala, in collaborazione con il Touring Club Italiano, sono state esposte le immagini fotografiche del secolo scorso, che hanno commentato il miracolo della trasformazione dell’ingrediente principale del pane italiano, dal campo al forno.

Al terzo piano una testimonianza del passato ci è stata offerta anche da una raccolta giornalistica del “Ventennio”; articoli sugli eventi, illustrazioni del Beltrame, sulle copertine della “Domenica del Corriere”, riviste di agricoltura del tempo, cartoline commemorative e la tristemente famosa “Tessera del Pane: una testimonianza di fondamentale importanza per la storia del pane tra le due guerre.

L’Associazione “Città del Pane”, con la presenza del direttore Geronti, ha formulato la sua presenza con Genzano, in rappresentanza delle 45 Città aderenti, con pani recapitati e disposti in “bella mostra” nelle sale del museo.
Nella rinnovata piazza San Francesco, un’esposizione di trattori d’epoca con una trebbia d’epoca, ancora funzionante, ha lasciato a bocca aperta piccoli e grandi, durante la simulazione della trebbiatura.

Il convegno, “Il Pane: un cammino tra i popoli alla ricerca della Pace”, ha regalato momenti di vera commozione durante la testimonianza di Angelica Kalo Livne, regista/coreografa israeliana, che ha raccontato delle ansie vissute nella Terra Santa, martoriata dalla guerra.

Altra interessante testimonianza è stata quella di Luigi Soini, produttore del Vino della Pace, che ha raccontato della Cantina Produttori Cormòns che celebra i suoi quaranta anni di vita e di lavoro da cui scaturisce il loro fiore all'occhiello: il Vino della Pace, noto all'estero forse ancor più che in Italia, geniale intuizione che, nella “Vigna del Mondo”, da circa seicento vitigni crea un vino conservato in una collezione di grandi botti di rovere con le testate dipinte e decorate da pittori, artisti e scultori di fama mondiale.

Le opere vengono poi riprodotte anche nelle diverse etichette delle bottiglie che annualmente raggiungono i Capi di Stato di tutta la terra, quale auspicio di concordia e fratellanza universale.

Vasta è stata la presenza e la partecipazione di panificatori provenienti dal territorio calabrese e da segnalare la rappresentanza dei reggini che si sono adoperati, tra forni, impastatrici e celle di lievitazione, per offrire agli astanti assaggi di pane di varia tipologia.

Tra i panificatori di altre regioni, va segnalata la presenza del Richemont Club, con rappresentanti delle vicine Puglia e Sicilia, che hanno etichettato la manifestazione, con la presenza del Comm. Piergiorgio Giorilli, presidente Richemont Club Internazionale, a suggello di garanzia.

Infatti l’impegno, che si cercherà di mantenere, vede la Richemont predisposta ad occupare, nella Edizione 2010, i venti e più forni tradizionali a rappresentanza delle regioni d’Italia. In proposito, è stato già scelto il tema conduttore della prossima edizione: “Il Pane delle Donne”; il Sindaco Coppola con tutta l’Amministrazione vi da appuntamento all’anno prossimo ad Altomonte.



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